“A Torino non si dice buongiorno, si dice ‘Ciao, ho trovato parcheggio’.”

Ecco, se c’è una cosa che Qualcuno che conoscevo fa benissimo è dare il sapore autentico di Torino, quella reale, fatta di portici, bar e una certa ironia sabauda che si annusa in tutte le pagine. Francesca Mautino ci regala un romanzo fresco, divertente e con un mistero che si intreccia alla vita quotidiana della protagonista.
Valentina Bronti è uno di quei personaggi che conosciamo tutti: un po’ sopraffatta dalla vita, con un senso pratico tutto suo e una tendenza a infilarsi in situazioni complicate più per incoscienza che per vocazione investigativa. Il suo compagno si è chiuso letteralmente nello sgabuzzino (e come biasimarlo?), mentre la città intorno a lei scorre tra caffè, tram sgangherati e misteri che si annidano nei luoghi più insospettabili. È un’eroina imperfetta, a volte goffa, a volte testarda, ma di quella testardaggine che fa simpatia e che la spinge a scavare in una storia che forse sarebbe stato più semplice dimenticare.
E poi ci sono loro: le gemelle. Un trio scatenato che trasforma ogni scena in cui compaiono in una piccola catastrofe esilarante. Sono la versione ribelle delle sorelle Brontë (da cui hanno preso il nome di battesimo), ma invece della brughiera hanno il salotto di casa come campo di battaglia. Ogni loro apparizione è una garanzia di scompiglio e, personalmente, le ho amate dal primo momento.
Mautino ha una scrittura che fila liscia, senza sforzo apparente, con quell’ironia sottile che rende tutto più godibile. Non si prende mai troppo sul serio, eppure sa costruire momenti di tensione e riflessione che danno profondità alla storia. Insomma, è uno di quei libri che si leggono con leggerezza, ma che alla fine lasciano qualcosa in più.
Se vi piacciono i misteri con un tocco di ironia, i personaggi che sembrano usciti da una chiacchierata tra amici e le storie che sanno mescolare leggerezza e malinconia senza strafare, allora questo libro fa per voi. E se siete di Torino, lo sapete già: certe letture non si discutono, si fanno e basta.
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